Nel corso della conferenza stampa convocata la scorsa settimana nel suo ufficio di Villa Adele, l’assessore Patrizio Placidi ha voluto fare il punto sulla raccolta dei rifiuti ma anche lanciare un’idea su come sostenere lo sport locale a ogni livello.

Via i cassonetti entro 10 giorni
«La raccolta ‘Porta a porta’ è attiva su tutto il territorio ed entro dieci giorni spariranno anche gli ultimi cassonetti»: si era aperto così l’intervento sui temi ambientali, a margine del quale l’assessore Placidi ha chiarito che tutti i cittadini di Anzio erano stati dotati di mastelli per la raccolta domiciliare e di accesso alle isole ecologiche per quanto riguarda gli abitanti del centro.

«Nel mese di febbraio - ha aggiunto - partiremo con una nuova azione pubblicitaria, alla quale seguiranno degli incontri con la cittadinanza. In più, abbiamo intensificato i controlli grazie all’arrivo di diciotto fototrappole che monitoreranno i 60 siti sensibili individuati sul territorio per quanto riguarda l’abbandono dei rifiuti».

Placidi ha chiarito che le zone dove vengono posizionate le fototrappole - attive per quindici giorni, prima di un nuovo spostamento - saranno dotate di cartelli che indicano la presenza del sistema di videosorveglianza. «Le fototrappole - ha aggiunto l’assessore - sono alimentate da pannelli solari e sono dotate di un visore a infrarossi, che consente il funzionamento anche di notte. Hanno una ampiezza di veduta di 180 gradi ed entrano in funzione quando qualcuno si avvicina al loro campo visivo: le registrazioni vengono automaticamente trasmesse su tre supporti dislocati nell’ufficio Ambiente e alla polizia locale».

L’idea per il futuro
Per quanto concerne il mondo dello sport, invece, Placidi crede che occorre coinvolgere attivamente gli imprenditori del territorio.

«Mi viene spontanea una domanda: perché le aziende nel territorio non si uniscono per aiutare lo sport di Anzio? Ritengo che occorra avviare una sorta di ‘autotassazione’ delle imprese per aiutare tutte le discipline. Bisognerebbe sperimentare il modello Empoli, dove le imprese si sono sedute attorno a un tavolo, hanno fatto rete e, a margine di quella riunione, hanno sovvenzionato l’Empoli Calcio con circa 780mila euro».