Porto abusivo di arma comune da sparo in concorso, minacce aggravate e danneggiamento aggravato. Sono queste le ipotesi di reato per le quali due uomini di Nettuno sono stati denunciati dalla polizia di Stato del commisariato di Anzio.

I fatti sono stati registrati nella giornata di ieri, in parte nel cuore della notte e, successivamente, nella prima mattinata.
Nello specifico, con una dinamica ancora al vaglio degli investigatori, i due avrebbero deciso di imbracciare il fucile del padre di uno di loro e minacciare il titolare di un bar della zona bassa del quartiere di Santa Barbara, reo - sembrerebbe - di aver pensato a loro quali possibili autori di un furto commesso nel suo locale venerdì pomeriggio.

Quel giorno, in particolare, all’interno della sala slot del bar due persone, calandosi un passamontagna, avevano forzato una macchinetta e prelevato l’incasso: avendo visto le sembianze della coppia, il titolare del bar potrebbe aver pensato a loro ma non aveva riferito alcunché agli uomini denunciati ieri. Tra l’altro, domenica sera, la coppia - come sempre - si era recata nel bar e non era accaduto nulla; poi, qualcuno potrebbe aver riferito del possibile sospetto ai due uomini che, nella notte di ieri, hanno raggiunto la casa della fidanzata dell’uomo, ritenendo ci fosse anche lui. Sotto all’abitazione hanno quindi iniziato a gridare il nome del titolare del bar, chiedendo che scendesse. In più, stando a quanto appreso successivamente, avrebbero anche tirato dei calci al portone ed esploso un colpo di fucile.

Tale eventualità è stata verificata dai poliziotti ieri mattina, dopo che i due si erano nuovamente recati sotto all’abitazione della fidanzata dell’uomo ed erano stati identificati dalla polizia, senza che avessero con loro alcuna arma: infatti, gli agenti - nel corso delle successive indagini - hanno notato la presenza di una “rosata” di pallini - che di norma vengono esplosi con un fucile da caccia - sul lucernario del portone, oltre ai danni creati da alcuni calci.

La storia, però, non finisce qui: i due uomini - classe 1970 e classe 1985 - hanno infine atteso l’arrivo del titolare del bar fuori dal locale: a quel punto, il più grande dei due ha mandato il più giovane a prendere il fucile da caccia - risultato regolarmente detenuto da suo padre -, con conseguente ritorno nel locale con l’arma. Nel frattempo, è stata anche chiamata la polizia che, essendo quasi orario di ingresso delle scuole, si è presentata in forze: qui gli agenti hanno raccolto il racconto della vittima delle minacce, andando subito a controllare la presenza nelle rispettive abitazioni dei due uomini. Trovati entrambi, sono scattate le perquisizioni alla ricerca del fucile da caccia del Calibro 12 sovrapposto, trovato in una delle case - sotto a un letto - con tanto di tre cartucce cariche.

A quel punto, i due uomini sono stati accompagnati in commissariato e, dopo le formalità di rito, denunciati a piede libero.
L’arma è stata chiaramente sequestrata e, nei prossimi giorni, sarà effettuata una perizia balistica sulla stessa, al fine di capire se sia stata effettivamente lei a esplodere i colpi contro il portone. Infine, sarà vagliata nel dettaglio anche la posizione dei due denunciati.