Se il pm Capasso, come è presumibile, deciderà di chiedere il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio nei confronti dell’ex sindaco Di Giorgi, e non anche per gli assessori che in due diverse Giunte hanno acconsentito all’approvazione della variante al Ppe di Borgo Piave, il giudice per l’udienza preliminare sarà dello stesso avviso? Qual è il punto di discrimine tra la condotta del primo cittadino e quella degli assessori che si sono comportati esattamente come lui ma che potrebbero vedersi estromettere dal processo con una richiesta di archiviazione delle loro posizioni? Sulle spalle di Giovanni Di Giorgi pesa la vicenda dell’attico acquistato ad ottobre 2012 da una immobiliare di cui è socio al 50% l’ex consigliere comunale Vincenzo Malvaso, titolare del lotto edificabile su cui la contestata variante ha scaricato ulteriori settemila metri cubi di volumetrie rispetto alla capacità edificatoria prevista dal precedente Piano particolareggiato del 1987.

(Articolo completo su Latina Oggi in edicola il 18 Gennaio 2016)