La presenza del Procuratore Aggiunto di Perugia Antonella Duchini nella questura di Latina per interrogare l’ex giudice Antonio Lollo è sembrata a molti irrituale, e comunque suona come un campanello di allarme per un eventuale rilancio dell’inchiesta sullo scandalo dei fallimenti che ha travolto il Tribunale di Latina. Dopo l’incidente probatorio dello scorso mese di settembre, con il quale le dichiarazioni di Lollo sono state consacrate al rango di prova, cosa è intervenuto a ridestare l’interesse degli inquirenti umbri? Ieri l’altro nella questura di Latina è stato ascoltato anche l’avvocato Vincenzo Manciocchi, recentemente autore di una querela per calunnia nei confronti dell’ex giudice, che lo avrebbe indebitamente coinvolto nel mercimonio degli incarichi sui fallimenti e al contempo indicato come uno dei professionisti che per sdebitarsi delle nomine avrebbe retrocesso del denaro (22 mila euro secondo Lollo) e qualche regalo importante (un quadro di valore, sempre secondo l’ex giudice). In che modo la circostanza della querela per calunnia nei confronti di Lollo può rappresentare un motivo di riapertura o di approfondimento delle indagini che sembravano ormai chiuse?

L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (23 gennaio 2016)