Un passo avanti, probabilmente determinante. Ieri sera i segretari provinciali di Forza Italia, Fratelli d’Italia-An e Nuovo centrodestra hanno trovato una linea comune su diversi temi caldi, soprattutto per quel che riguarda le regole delle primarie. Nessuno si sbilancia più rispetto a fissare appuntamenti pubblici per l’annuncio definitivo. Ma l’ottimismo, ieri, sembrava sentimento comune. In ogni caso, adesso, si attende anche un segnale da Noi con Salvini. Alcune delle candidature sono già in dirittura d'arrivo: Nicola Calandrini, Alessandro Calvi e Enrico Tiero sono i nomi più gettonati.

Il centrodestra ha messo nero su bianco la base da cui partire per giungere alla firma definitiva dell’accordo che porterà alle primarie di coalizione per scegliere il candidato sindaco. Nel fine settimana sarà messo a punto un regolamento e un documento politico che tutti i segretari provinciali e i rappresentanti delle civiche (alla riunione era presente anche Claudio Durigon, esponente dell’Ugl, ex Città Nuove) firmeranno per sancire la nascita della nuova coalizione di centrodestra. Un documento che conterrà tutti i principi di base su cui basa l’accordo e le regole per lo svolgimento delle primarie. Nello specifico ogni partito indicherà un candidato alle primarie e lo farà autonomamente, scegliendo tra i propri dirigenti. Inoltre, in questo weekend, sarà fatto un nuovo appello a Noi con Salvini, con la speranza che decidano di presentarsi al tavolo di confronto.
Tra le altre decisioni prese c’è quella sui costi: per votare non sarà chiesto alcun obolo agli elettori e tutte le spese di organizzazione saranno ripartite tra i singoli candidati in modo equo. Rientrata anche l’idea di chiedere al Pd le liste di chi ha partecipato alle primarie tra Forte e Galante per escludere questi elettori da quelle del marzo prossimo. Chi ha nel frattempo cambiato idea rispetto al voto, potrà prender parte anche alle primarie del centrodestra.
Insomma i passi avanti sono notevoli e questa volta anche Forza Italia conferma che la strada è ormai in discesa. Insomma l’ultimo dosso è stato superato. Gli azzurri erano i più perplessi rispetto alle primarie, in particolare. Ma ora sono decisi a giocare la partita fino in fondo.
«Ha vinto - è la chiosa del mediatore Vincenzo Bianchi - lo spirito di autodeterminazione dei partiti di Latina».