“Il comune di Sperlonga e più in generale il basso Lazio rappresentano sempre più spesso lo scenario di massicci investimenti, anche di provenienza illecita, specialmente nel settore edilizio-turistico, che hanno comportato negli anni l’edificazione abusiva di vaste zone lottizzate finanche coinvolgendo parti di un’area protetta, gravata dal vincolo dell’attiguo parco naturale Riviera di Ulisse, attraverso la concessione di permessi edilizi illegali, dietro pagamento di mazzette”. Lo afferma in una nota Cristian Iannuzzi, deputato latinense, componente della Commissione Ambiente alla Camera.


“I sequestri e le confische di beni immobili nei confronti di appartenenti a clan camorristici come quello dei Casalesi - ha esordito il deputato di Latina - dimostrano la commistione tra la criminalità organizzata e alcuni amministratori locali che, negli anni, hanno avviato interventi di edilizia speculativa in una percentuale volumetrica di gran lunga superiore rispetto a quella residenziale pubblica, in cambio di favori di vario tipo. In questi anni, molte denunzie sono rimaste inascoltate e le inchieste giornalistiche avviate – ha sottolineato Iannuzzi – hanno subito numerose querele a fine intimidatorio, da parte di soggetti politici coinvolti nelle indagini. Sono molti i punti oscuri che emergono da queste vicende: con un’interrogazione parlamentare - continua Iannuzzi -  abbiamo sollecitato il Governo ad inviare una Commissione di accesso presso il Comune di Sperlonga, per svolgere approfondite indagini patrimoniali al fine di appurare il livello di illegalità e di condizionamenti malavitosi e valutare se sussistano i presupposti per lo scioglimento del Comune stesso, per le gravi  mancanze  amministrative ed il conseguente danno erariale”.

 

“E’ necessario inoltre che il Governo - conclude il deputato di Latina - intervenga urgentemente per tutelare l’area protetta Promontorio Villa Tiberio,Torre Capovento e Punta Cetarola, sollecitando l’intervento della Soprintendenza a realizzare i dovuti controlli, e agisca immediatamente al fine di garantire la libertà di stampa e la libertà d’espressione salvaguardando chi è addetto a informare l’opinione pubblica”.