«Tra sistema sanitario e Università il rapporto diventa sempre più saldo. Un protocollo d’intesa di portata storica è stato siglato oggi dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il rettore de La Sapienza di Roma Eugenio Gaudio. Si tratta del primo concreto tentativo, dopo 14 anni, di mettere ordine tra sanità regionale e ricerca: per troppo tempo, e Latina è un caso emblematico in questo, la mancanza di chiarezza nei rapporti tra i due enti ha creato  molti problemi di carattere economico, finanziario e gestionale, disfunzioni, sovrapposizioni e situazioni poco limpide in cui sono stati penalizzate sia l’erogazione delle prestazioni, sia quella giusta attenzione che va data alla formazione dei nuovi medici, costretti a pellegrinare, di anno in anno, in strutture sempre diverse. 

L’università , in questa fase e grazie a questo protocollo, può affermare così la sua centralità, ed un ruolo che in rapporto al territorio diventerà sempre più forte e preponderante. Cura, didattica e ricerca dovranno essere potenziate e nessuno di questi aspetti dovrà essere tralasciato a scapito di altri». Lo dichiara il consigliere regionale e candidato sindaco del Pd a Latina Enrico Forte.

«Ora  - aggiunge Forte -si vuole dare ordine e stabilità nella gestione dei rapporti tra la Sapienza e le strutture sanitarie pontine, ormai un asse portante insieme all’Umberto I ed al Sant’Andrea. La prima conseguenza del protocollo sarà l’approvazione dell’atto aziendale.  Per quanto riguarda la programmazione economico-finanziaria, gli atti aziendali stabiliranno i ruoli tra la Regione Lazio e La Sapienza che insieme concorrono al sostegno economico-finanziario delle attività svolte dalle singole aziende sanitarie. La gestione economico-finanziaria e patrimoniale dell'Azienda ospedaliero-universitaria si uniforma così alle modalità regionali in quanto a monitoraggio della spesa, rispetto di decreti commissariali, determine dirigenziali e circolari».

Questa la tempistica: «Una commissione ad hoc- spiega Forte - entro sei mesi dall'entrata in vigore del protocollo dovrà elaborare una proposta risolutiva sulla ripartizione delle spese per servizi sanitari e personale, tra la Regione e l'università, da sottoporre ai ministeri competenti, mentre per quel che riguarda la ripartizione delle spese di funzionamento (elettricità, utenze ed altro) la proposta della commissione dovrà essere elaborata entro i prossimi quattro mesi. Per quanto riguarda la gestione del personale, l'orario di lavoro di professori e ricercatori è pari a quello degli altri sanitari e dirigenti del sistema sanitario regionale: 38 ore settimanali e di queste, 28 dovranno essere destinate all'assistenza».