E’ entrato subito nel vivo il processo a carico del preside di un istituto religioso di Roma accusato di violenza sessuale nei confronti di una studentessa di 12 anni in gita scolastica sull’isola di Ventotene. Ieri si è aperto il dibattimento davanti al collegio del Tribunale di Latina presieduto dal giudice Nicola Iansiti. Sono stati ascoltati due testi dell’accusa: il padre della bambina e una sua compagna di scuola. Il padre ha ripercorso tutta la vicenda a partire dal giorno in cui lo stesso si raccomadò al preside riguardo le medicine che la figlia doveva prendere (è affetta da una malattia genetica), fino al rientro dalla gita scolastica quando la ragazzina confidò alla madre quanto accaduto. Due giorni il padre incontrò il preside e registrò quella conversazione. Il legale di parte civile, i genitori della bambina si sono costituiti parte civile nel processo attraverso l’avvocato Orlando Mariani, ha infatti prodotto quella registrazione. Da quel colloquio emerge che il dirigente raccontò al genitore che la bambina si era fatta male e lui pare abbia ammesso di essere stato forse un po’ troppo affettuoso. La registrazione è stata acquisita e il Tribunale ha disposto una trascrizione del’intera conversazione che secondo la difesa è la prova schiacciante con la piena ammissione di colpa del preside.

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