La variante nascosta in zona H non era poi così nascosta e il coinvolgimento di due politici di primo piano non veniva tenuto celato più di tanto. Anzi i diretti interessati, ossia Giuseppe Di Rubbo e Michele Nasso, facevano i loro interessi spesso alla luce del sole, cioè nelle stanze del Comune di Latina, l’ente che contribuivano ad amministrare. Le tracce di questa cointeressenza si trovano in una serie di atti, tutti acquisiti formalmente ieri mattina dal Nipaf presso l’ufficio tecnico e la presidenza del consiglio comunale. In specie sono stati acquisiti i verbali delle commissioni urbanistica dalla numero 99 alla numero 104 del 2009 (febbraio) che scorporava dal piano di insediamento alcuni volumi già realizzati (come corpi esterni e scale). Ma il Nipaf ha portato via anche la delibera di consiglio comunale numero 165 del dicembre 2012 nella quale si affrontò il tema della variante in zona H e dove erano presenti si Giuseppe Di Rubbo che Michele Nasso. Quel progetto era nato sotto un’egida apparentemente nobile: riqualificazione urbana e prevedeva la trasformazione di una zona agricola in residenziale.

(Articolo completo su Latina Oggi del 16 febbraio 2016)