Gli eventi si sono accavallati in maniera anche precipitosa, soprattutto allâindomani della notizia del coinvolgimento di alcuni investigatori della Guardia di Finanza in un procedimento giudiziario venuto fuori a ridosso dellâinchiesta Donât touch.
Dalle attività di intercettazione condotte sulle utenze di alcuni personaggi di spicco coinvolti nellâindagine sulla commistione tra criminalità comune e colletti bianchi, erano state raccolte delle conversazioni che rimandavano a persone indagate in un altro procedimento, e la circostanza aveva imposto lâarresto di due finanzieri e immediatamente acceso i fari su una vicenda fino ad allora rimasta coperta da uno stretto riserbo. Quellâindagine, che riguarda la gestione di flussi finanziari poco trasparenti e coinvolge imprenditori e professionisti, aveva attirato lâattenzione anche dellâavvocato Paolo Censi, che forse temeva vi fossero coinvolti suoi clienti e che dunque di riflesso potesse trovarsi di lì a poco esposto di riflesso al clamore di unâinchiesta giudiziaria.
Sui giornali era venuta fuori anche la notizia che il procedimento che aveva portato allâarresto dei due finanzieri contava almeno quindici indagati, e non è escluso che lâavvocato Censi avesse ben presente di quale ambiente specifico si trattasse.
Allâindomani del suicidio del legale, era emerso che Censi aveva fatto ripetutamente la spola con la Svizzera, per assolvere ad una serie di impegni professionali per conto di suoi clienti: quelle âmissioniâ erano forse delle prestazioni che avrebbero potuto esulare da compiti squisitamente professionali?
Allo stato delle indagini la figura di Paolo Censi risulterebbe assolutamente integra, ma nel corso dellâescursione dellâaltro giorno in Svizzera il pm Spinelli e il dirigente della Squadra Mobile Galante avrebbero accertato personalmente che lâultima volta che lâavvocato aveva messo piede nellâistituto di credito elvetico era accompagnato da due suoi clienti, un professionista e un noto imprenditore entrambi di Latina. Venuto a conoscenza del fatto che proprio quei clienti erano sottoposti ad indagine, e che lâattenzione degli inquirenti era rivolta alle modalità di accumulo del denaro che finiva in Svizzera ed al suo successivo riutilizzo in Italia, non è escluso che lâavvocato Censi abbia maturato il timore di rimanere coinvolto in quellâindagine esplosiva.
Caso Censi, i misteri dell'ultimo viaggio in Svizzera
Caso Censi, i misteri dell'ultimo viaggio in Svizzera
Latina - Latina