Due ex dipendenti dell'Enel di Latina sono tra gli arrestati con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al furto di energia elettrica. Secondo le indagini svolte dai carabinieri di Villacidro in Sardegna, gli arrestati viaggiavano in Sardegna, Lazio, Sicilia, Toscana e Veneto per manomettere i contattori e abbassare anche del 70-80% le bollette di privati, ma anche di supermercati, negozi, bar e locali. Oltre cento i denunciati per furto e evasione fiscale.

I provvedimenti scaturiti dall'operazione "Alta tensione" hanno colpito Gianluca Corda, di 39 anni, commerciante di Guasila (Cagliari), Michele Franco, di 51, residente a Decimoputzu (Cagliari) ma domiciliato a Latina, Marco Mossa, di 58, commerciante di Quartu (Cagliari), e i due ex dipendenti di Enel Distribuzione di Latina, Marco Sarangeli, 47 anni, di Cisterna di Latina, e Nereo Magni, di 53, di Cori (Latina). Tutti sono finiti ai domiciliari. Le indagini, iniziate a marzo del 2015, si sono concluse a luglio accertando un furto di energia elettrica pari a 1 milione di euro.

Serangeli e Magni sono ex dipendenti di Enel Distribuzione, licenziati per motivi disciplinari. I due, secondo le accuse, si recavano appositamente in Sardegna per modificare i contatori destinati a supermercati e attività commerciali di ogni genere. L'organizzazione contava sul passaparola tra gli utenti che pagavano una tantum a seconda del tipo di contatore, dai 600 ai 1.500 euro.