Dopo essere stata la causa ultima dello scioglimento del consiglio comunale, la società «Priverno cave» ha citato in giudizio il Comune chiedendo un risarcimento danni pari a 1,6 milioni di euro per la mancata autorizzazione dell’ente al prolungamento dell’attività estrattiva. Atti che dovevano seguire quelli della Regione. In pratica un caso palese di inadempienza dell’ente, non giustificabile. Come è noto la stessa società doveva anche essere multata per altri aspetti legati all’attività di estrazione e quella multa è stato il motivo della spaccatura insanabile dentro il partito democratico che a febbraio di un anno fa ha prodotto una crisi irreversibile con la nomina del commissario straordinario Andrea Polichetti, lo stesso che oggi si trova ad affrontare la citazione capestro firmata per la «Priverno cave» dall’avvocato Giovanni Malinconico. Il Comune in questi giorni ha dato incarico all’avvocato Pasqualino Magliuzzi perché stilasse una memoria di difesa per l’ente ma è stato lo stesso legale a fornire un parere che inchioda l’amministrazione precedente a responsabilità oggettive per i ritardi nelle concessioni.

(Articolo completo su Latina Oggi del 26 Febbraio 2016)