Mantenere alta l'attenzione e potenziare la presenza sul territorio delle forze dell'ordine. Il senatore del Partito democratico Claudio Moscardelli individua in questi due aspetti le priorità per intervenire.
"La situazione della criminalità a Latina e in provincia impone una risposta adeguata e a carattere non temporaneo - afferma Claudio Moscardelli - Aver puntato i riflettori su Latina attraverso la Commissione Antimafia ha favorito un'attenzione nuova dello Stato e una rinnovata capacità di contrasto che ha iniziato a dispiegare i suoi effetti. Siamo però solo all'inizio e occorre una consapevolezza diversa per garantire efficacia e costanza nel tempo nel demolire l'impianto e il radicamento della criminalità a Latina e in provincia. Non è possibile per esempio che la Squadra Mobile sia di fascia "C" ossia come se ci trovassimo in una piccola realtà a bassa intensità criminale. L'organico della nostra Questura è come quello di Rieti mentre il livello di reati e di arresti in provincia è paragonabile a Caserta che dispone del triplo delle forze. Se a questo aggiungiamo lo smembramento di 9 comuni del sud aggregati a Cassino ci possiamo rendere conto degli squilibri e dei danni che si sono prodotti e si producono. La situazione in provincia di Latina è sempre di grande preoccupazione e a Latina si è solo iniziato a squarciare il velo che copre una ramificazione e una capacità di condizionamento tipici della criminalità organizzata".
"Il prossimo futuro a Latina città è denso di segnali pericolosi - prosegue il senatore del Pd - Le notizie del vuoto di leadership che si sarebbe determinato tra famiglie Ciarelli e Di Silvio è alla valutazione delle forze dell'ordine per le implicazioni che ne deriverebbero. Sul territorio provinciale si pone l'esigenza di una riconfigurazione dei riferimenti delle forze dell'ordine. Il sud pontino presenta tutti i caratteri che conosciamo e non è scalfita la capacità delle organizzazioni che si sono insediate da tempo. Come pure al nord Aprilia risulta presidiata in modo non adeguato rispetto ad altre realtà . Una sezione distaccata della squadra mobile a Formia e un commissariato di polizia ad Aprilia sono indubbiamente decisioni da adottare e presto. Tuttavia, occorre porre al Governo la necessità di elevare la Squadra Mobile dalla fascia "C" alla fascia "B" che comporterebbe la guida ad un Primo Dirigente e l'organico che passerebbe da 35 a 60 unità . Non possiamo "sederci" a commentate positivamente l'azione delle Forze dell'Ordine. Invece dobbiamo rilanciare sino a smantellare e a sradicare le organizzazioni criminali che sono penetrate nel territorio, nell'economia, nelle professioni e nella politica".