Verità sporche dietro ai parchi
Una telefonata li ha incastrati. Dario Campagna e Pino Bagnato, appartenenti al variegato universo delle cooperative sociali del capoluogo pontino, parlano nei giorni successivi all’incendio dell’auto dell’ex consigliere comunale Gianni Chiarato e citano un famigerato esposto alla Procura che non esiste. Sì perché come ricostruire il Pm Luigia Spinelli nelle carte dell’inchiesta sullo spacchettamento del verde, è proprio l’incendio dell’auto di Chiarato che fa avviare le indagini.
L’atto intimidatorio avviene il 13 settembre 2014 e Chiarato dichiara, subito dopo i fatti, che a suo avviso l’incendio dell’auto «va ricollegato all’impegno politico, segnatamente alle anomalie sottese all’assegnazione da parte del Comune di Latina alle cooperative sociali, tra cui Il Gabbiano» di cui è presidente Dario Campagna. In particolare Chiarato ha detto agli inquirenti di riferirsi agli affidamenti del verde pubblico.
Queste parole dell’ex consigliere fanno dunque aprire un’ indagine per estorsione, reato che alla fine non viene contestato agli indagati. La chiamata interessante è del 25 settembre 2014 tra Pino Bagnato e Dario Campagna.

«Per noi quel verde è oro», Parola dell’assessore Cirilli
In Comune tutti sapevano quanto era importante per l’assessore all’Ambiente la gestione del verde cittadino, quello che lo stesso Fabrizio Cirilli, nel corso di una conversazione intercettata, non esita a definire «oro».
Il 6 ottobre 2014, parlando con una funzionaria comunale dell’assestamento di bilancio, Fabrizio Cirilli si lascia andare ad alcune considerazioni illuminanti per gli investigatori che da un paio di settimane sono al lavoro per cercare di capire cosa si muova attorno al cosiddetto spacchettamento del verde: «Per noi quel verde è oro, perché comunque è costato una cifra... perché tu calcola che noi di storico c’avevamo 300.000 euro, ma de consolidato c’abbiamo quasi due milioni, che però non risulta da nessuna parte che c’abbiamo due milioni... Adesso che sul bilancio è prevista una somma... c’è il riconoscimento dei soldi che abbiamo speso...»

L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (4 marzo 2016)