Il pubblico ministero Giuseppe Bontempo ha tirato le somme della seconda tranche dell’inchiesta sulle patenti a pagamento. Una parte è già approdata in Tribunale, dove si sta svolgendo il processo che vede 14 persone sul banco degli imputati, quest’ultima invece con 104 iscritti sul registro degli indagati a piede libero è stata chiusa e in questi giorni stanno arrivando gli avvisi di conclusione indagini. Le accuse a vario titolo sono quelle di falso e poi anche di sostituzione di persona. L’impalcatura accusatoria del magistrato inquirente, si regge sulla corposa informativa degli agenti della polizia giudiziaria della stradale di Latina e ripercorre quello che è avvenuto negli uffici della Motorizzazione civile di Latina e in alcune autoscuole di mezza provincia. C’è un caso ad esempio che riguarda un candidato bocciato all’esame di teoria a cui gli viene prospettata dai titolari di due autoscuole, la necessità di pagare 800 euro per sostenere l’esame teorico di guida. «I soldi rappresentavano una tassa non prevista, ha sostenuto il pm - da consegnare ai funzionari della Motorizzazione per partecipare e superare l’esame, inducendo in questo caso il candidato a ritenere di dover dare i soldi».

(Su Latina Oggi del 11 marzo 2016 tutti i nomi degli indagati)