Arrivano i sigilli della Guardia di Finanza per un'industria olearia nel centro di Castelforte. Così come richiesto dal sostituto Procuratore Arianna Armanini, e come decretato dal Gip Angelo Valerio Lanna, le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione al sequestro preventivo dell'Opificio C.C. poiché il titolare dello stesso è indagato per reati in materia ambientale.
Nel dossier redatto dalle Fiamme Gialle si evince che il frantoio operava in un immobile di fatto funzionante come struttura di trasformazione del raccolto il prodotto oleario ma, in realtà, era stato accatastato per uso garage e quindi privo di autorizzazione edilizia necessaria per operare come industria olearia.
Durante le indagini, i Finanzieri hanno constatato che i processi di lavorazione e il mantenimento della materia prima avvenivano in violazione alle normative in materia ambientale  in quanto le acque di vegetazione, pari a circa 40.000 litri, venivano accumulate in una vasca interrata realizzata agli inizi degli anni ‘80 e mai collaudata per la tenuta stagna e la impermeabilità della stessa. Successivamente le acque venivano recuperate mediante l’utilizzo di autocisterne che transitavano senza alcuna autorizzazione comunale. Veniva inoltre constatato che lo stoccaggio della sansa da molitura avveniva in locali aventi precarie condizioni igienico sanitarie, angusti e privi di areazione nonché vasche di raccolta per il percolato con fuoriuscita e dispersione dello stesso nel sottosuolo.
Le indagini sono tutt’ora in corso, al fine di individuare eventuali responsabilità da parte di terze persone che hanno consentito, omettendo le dovute verifiche, il funzionamento dell’ industria all’interno del centro abitato di Castelforte.