La Procura di Latina ha aperto un’inchiesta sulla morte di Gianni L. 53 anni, deceduto nei giorni scorsi al Santa Maria Goretti dove era ricoverato a causa di una grave patologia. Sono stati alcuni familiari a presentare un esposto in Procura e una denuncia perchè qualcosa non quadra e la morte potrebbe essere stata accelerata. Il motivo? In ballo secondo alcune indiscrezioni ci sarebbe un’eredità molto cospicua di quasi un milione di euro. Sulla scorta della denuncia che è stata presentata subito dopo la morte, il pubblico ministero Gregorio Capasso ha aperto un’inchiesta e ha incaricato il medico legale di eseguire l’autopsia sul corpo dell’uomo, i risultati si conosceranno tra novanta giorni al termine degli esami tossicologici e istologici che scioglieranno ogni dubbio. Il primo punto che stanno valutando gli investigatori è relativo in base alla ricostruzione offerta da alcuni parenti, ad un eccessivo dosaggio di un farmaco che potrebbe aver portato alla morte il paziente che in città era molto conosciuto. Al momento questa è un’ipotesi che il magistrato inquirente ha preso in esame. Le indagini proseguono nel massimo riserbo da parte degli investigatori che hanno acquisito la cartella clinica e che in queste ore stanno conducendo anche una serie di accertamenti di natura patrimoniale. Al momento non ci sono indagati sul fascicolo aperto dal pubblico ministero che è contro ignoti.
L’uomo che da qualche tempo viveva a Sabaudia era originario di Latina dove aveva abitato per moltissimi anni e in passato era proprietario anche di una attività commerciale. La vita con lui è stata durissima, ma nonostante questo è riuscito sempre a cercare di superare ogni difficoltà e tutti gli ostacoli che ha affrontato.

L'articolo completo su Latina Oggi (18 marzo 2016)

 
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