A firmare l’atto di matrimonio oltre 60 anni fa potrebbe essere stata un’altra persona e non A.S.N. 80enne di Gaeta. Nuovi risvolti nell’ambito del processo che vede l’uomo seduto al banco degli imputati accusato del reato di bigamia. Quando ormai la sentenza sembrava già scritta - venne fuori la prova del certificato di matrimonio -, il caso ha preso una piega diversa. Il legale difensore, l’avvocato Piergiorgio Di Giuseppe, prendendo incarico nell’ultima udienza prima della sentenza chiese i termini a difesa per potere studiare il caso. Il processo si stava celebrando davanti al giudice monocratico del tribunale di Gaeta, Rossana Brancaccio, e subì così una battuta d’arresto a causa della chiusura della sezione distaccata, per passare a Terracina e poi a Latina. Ed è qui che il che qualche giorno fa si è celebrata l’ultima udienza. In una delle ultime udienze il legale difensore sollevò un’eccezione sulla conformità della traduzione dell’atto di matrimonio Argentina che riaprì il caso. Ma prima di entrare nel vivo degli ultimi risvolti va raccontata la vicenda che ha tutte le caratteristiche della trama di un film.

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