Lâassenza del subcommissario Albertini, impossibilitato ieri a raggiungere il capoluogo, ha imposto il rinvio dellâassemblea dei soci della Fogliano spa, la società in liquidazione nata per gestire il progetto di realizzazione delle Terme di Fogliano. I soci, Comune e Provincia di Latina, rispettivamente titolari del 96 e del 14 per cento delle azioni, si vedranno nella tarda mattinata di oggi, col solito punto all'ordine del giorno, lâapprovazione del bilancio societario.
Come avevamo anticipato, lâassemblea dovrebbe occuparsi invece di un argomento molto importante, determinante per il futuro della spa e soprattutto per il raggiungimento dellâobiettivo mai centrato di vedere realizzato un impianto termale a ridosso di Capoportiere. Il liquidatore della spa, Salvatore DâAmico, è pronto a chiedere ai soci della Fogliano una proroga per lâapprovazione del bilancio di esercizio perché ha bisogno di qualche settimana di tempo per perfezionare una trattativa in coros da qualche mese con una cordata di imprenditori sauditi che sembrano decisi a farsi carico del debito a suo tempo contratto con la società Condotte per lâAcqua di Roma e restituire ai soci il patrimonio pignorato della spa, in cambio della possibilità di realizzare a proprie spese e cura lâimpianto termale, la zona turistico alberghiera e quella residenziale previste dalla variante urbanistica già approvata all'epoca dellâamministrazione Zaccheo. Si tratta di circa 300.000 metri cubi complessivi che una volta realizzati potrebbero imprimere un nuovo impulso ricettivo allâintera zona del litorale di Latina. Ma soprattutto, lâintervento della cordata straniera potrebbe risolvere la questione del debito che la Fogliano spa non è mai riuscita ad onorare nei confronti di Condotte, e che molto presto porterebbe allâasta giudiziaria lâunico bene posseduto dalla società per azioni, ovvero i terreni di Capoportiere e le potenzialità edificatorie che si portano in dote.
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