Dovranno essere nuovamente compilate e consegnate prima alla Asl e poi, di conseguenza, all’Agenzia delle Entrate le attestazioni di esenzione dalla spesa sanitaria in base al reddito. Infatti, proprio da ieri, le relative graduatorie sono state azzerate.
Un evento che però sembra intimorire più di qualcuno: infatti, a partire da oggi, i cittadini dovranno prima recarsi alla Asl, nella sede del Poliambulatorio in via Cesare Battisti per richiedere nuovamente il modulo di autocertificazione e compilarlo. Dopo questa prima fase, il documento dovrà essere consegnato agli appositi sportelli, i quali poi, a loro volta, li inoltreranno all’Agenzia delle Entrate così da concludere la procedura attraverso la catalogazione dei dati in un unico grande database.
Un procedimento già complicato soltanto nella sua forma che però, nella sostanza, diventa ancora più difficile, soprattutto a Latina. Nel capoluogo gli aventi diritto a tale certificazione (suddivisi in quattro fasce) sono circa 10mila. Ma le dichiarazioni che vengono accettate quotidianamente sono circa 300.
Facendo un rapido calcolo, se ogni giorno la Asl accettasse 300 richieste, per smaltire il bacino di 10.000 utenti ci vorranno circa 33 giorni. A questo si deve aggiungere che le dichiarazioni, una volte inviate al Ministero Economia e Finanze, dovranno essere registrate sul server dello stesso Mef affinché i medici possano dotarsi di un database aggiornato di tutti gli utenti che possono godere dell’esenzione.
Trova dunque conferma la denuncia di un cittadino, Vincenzo Armei: gli utenti più sfortunati potrebbero addirittura dover aspettare due mesi per essere nuovamente inseriti in graduatoria e, fino ad allora, non potranno utilizzare l’esenzione dal ticket.