Il capitano di lungo corso tradito dai suoi mozzi sulla nave che avanza a vista e forse può bruciare. Fine di un percorso che sembrava inarrestabile. Capitan Vincenzo Zottola sfiduciato, da lunedì potrebbe essere costretto a lasciare la Camera di Commercio. Lâalbergatore, lâuomo del sud, il borbone che passa metà dellâanno ad organizzare lo Yacht Med Festival, una delle manifestazioni più riuscite di sempre, disarcionato dagli industriali e dai manager delle grandi aziende. Ma soprattutto dai suoi. Sono 14 le firme dei consiglieri del direttivo di Camera di Commercio poste in coda allâatto di sfiducia e sono quelle dei delegati di Unindustria Lazio che non ha mai nascosto lâavversione per la gestione di Zottola, al punto da aver impugnato davanti al Tar di Latina lâesito delle ultime elezioni basate sul numero dei soci di ogni singola categoria rappresentata. In sede giudiziaria gli industriali hanno perso ma non si sono arresi e hanno cercato una soluzione alternativa, soprattutto tra i sostenitori di Zottola, che nel frattempo sono diventati i suoi primi «nemici». Su questa vicenda pesa molto il cambiamento che si è registrato in Confcommercio. Ecco chi sono i 14 che hanno firmato:
Confcommercio
Salvatore Di Cecca
Paolo Galante
Giampiero Mangoni
Floriana Toccaceli
Roberto Tammetta
Luca Targa
Confesercenti
Antonella Masocco
Giuseppe Fiacco
Unindustria
Pierpaolo Pontecorvo
Giulia Braca
Claudio Francia
Lega coop
Emiliano Scinicariello
Confagricoltura
Adelino Lesti
Coldiretti
Carlo Crocetti