Spunta un testamento nell’inchiesta sulla morte di Gianni L., queste le sue iniziali, l’uomo di 53 anni residente a Latina, deceduto nelle scorse settimane al termine di una malattia e la cui eredità è finita al centro di un’inchiesta condotta dalla Procura e dal pubblico ministero Gregorio Capasso. Sono due le persone iscritte sul registro degli indagati con l’ accusa di circonvenzone di incapace. Secondo quanto hanno sostenuto alcuni familiari in un esposto, due parenti avrebbero avvicinato Gianni L., che sarebbe stato «raggirato» mentre era ricoverato al Santa Maria Goretti per ricevere una parte dell’eredità, tra cui una villa che si trova tra Latina e Sabaudia e altri beni, per un valore complessivo di oltre un milione e mezzo di euro. C’è da aggiungere che l’uomo, dopo che aveva lasciato l’ospedale era deceduto nella sua abitazione a causa di una patologia molto grave..
Gli accertamenti degli inquirenti sono concentrati oltre che sul testamento anche su un rogito notarile e proprio per questo è stata disposta una consulenza.

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