Il riserbo in Questura è molto stretto ma qualche elemento raccolto sulla scena del crimine potrebbe indirizzare gli investigatori della Squadra Mobile su una pista ritenuta interessante. Eâ prematuro ma câè una certa fiducia. Gli investigatori, coordinati dal vicequestore aggiunto Antonio Galante, partono dalle certezze raccolte nellâimmediatezza dei fatti: i cinque banditi, quattro stranieri probabilmente dellâest europeo e un italiano come ha detto lui stesso (ma potrebbe essere stato anche un depistaggio), sapevano molte cose di villa Angela, la villa che prende il nome dalla consorte di Bruno Canini, assaltata venerdì sera e diventata teatro di un orrore durato quattro ore con i rapinatori che armati di pistola hanno immobilizzato marito e moglie e che poi li hanno torturati, non prima di portare via soldi e oggetti preziosi.
(Articolo completo su Latina Oggi del 9 Maggio 2016)