Forse è la stessa arma quella utilizzata nei vari attentati compiuti nel sud pontino. Questa è l'ipotesi più probabile dopo l'ultimo attentato verificatosi l'altra notte ai danni del 47enne di Castelforte, Saverio Perrone, titolare di un bar nel centro storico di Santi Cosma e Damiano, la cui auto è stata colpita con una fucilata in località Rio Grande. Nonostante il massimo riserbo degli inquirenti, quei colpi che hanno infranto il vetro laterale della Fiat Multipla del Perrone e conficcatisi nella carrozzeria, sarebbero stati esplosi da un fucile che potrebbe essere lo stesso già entrato in azione negli attentati alla famiglia Ambroselli di Castelforte, all'Hotel Nuova Suio, alle sedi dell'agenzia funebre di Francesco Cifonelli di Santi Cosma e Damiano e Scauri, al condominio di via Appia dove hanno sede l'ufficio legale dell'avvocato Maurizio Faticoni e l'abitazione dell'altro candidato Pietro De Siena. Gli accertamenti in corso da parte dei carabinieri della Compagnia di Formia e delle varie stazioni, sembrano confermare questa ipotesi e ricondurre il tutto ad un'unica "mano".

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