Per il terzo anno consecutivo, anche se l’anno scorso i disagi non erano così forti, i residenti di Fossignano si ritrovano invasi dalle mosche. E come successe anche due anni fa, la zona al confine con Ardea, non è l’unica a essere interessata da un invesione del genere. Anche a Borgata Agip comincia a registrasrsi una presenza insolita di mosche. Il comitato di quartiere da diverse settimane si è attivato per far presente la cosa e per ottenere controlli e interventi. Che però oggi sembrano non essere serviti a molto se l’invasione permane. Ma soprattutto, oggi ci si chiede come mai non si siano effettuati interventi preventivi. In molti infatti sembrano essere certi non solo del fatto che la causa sia legata all’attività del pollificio che si trova lungo la strada principale, ma che si doveva intervenire preventivamente date le premesse e i disagi degli anni precedenti. Solo dei due anni precedenti, perché, sempre stando a quanto riferiscono i residenti, prima di tre anni fa, questa invasione non era mai avvenuta. Eppure il pollificio c’era. Ma sembra che la proprietà fosse diversa da quella attuale.
A poche ore dall’esplosione del problema e delle richieste di attenzione oltre che di un intervento rivolte all’amministrazione ed in particolare all’Assessorato all’Ambiente a cui si chiedeva una attenzione maggiore e un intervento preventivo a fronte di quanto successo in passato, l’assessore Lombardi ha risposto ammettendo che «La causa è stato il mancato intervento larvicida presso il pollificio. Altre cause dovute a scarichi illegittimi, attività di stoccaggio letame (siamo in una zona agricola) sono da accertare». Una risposta che a qualcuno è piaciuta decisamente poco perché era chiaro che si doveva controllare e vigilare maggiormente. Ora la corsa ai ripari appare inutile.

L'articolo completo in edicola con Latina oggi (19 maggio 2016)