Un faccia a faccia coi giornalisti delle testate locali per fare il punto della situazione sul programma elettorale e illustrare alcuni dei provvedimenti che intende prendere una volta eletto sindaco. Enrico Forte ha voluto così presentare la giornata del programma che si svolgerà sabato pomeriggio a piazza Moro. Molti i temi toccati, dall'urbanistica ai rifiuti, passando per le partecipate e la manutenzione ordinaria della città. Ma Forte ha voluto in particolare mettere al centro dell'incontro il riordino della macchina amministrativa, l'innovazione delle procedure e il taglio ai costi della politica. "E' mia intenzione ridurre i compensi di sindaco e assessore oltre a contenere anche le spese per le commissioni. I gettoni di presenza saranno erogati solo se la commissione sarà effettivamente produttiva e bisognerà essere effettivamente presenti in aula. Inoltre, intendo tagliare i costi delle spese di rappresentanza. Per quel che riguarda la macchina amministrativa, è evidente che qualcosa non funziona. Anche qui scandaglieremo il bilancio con una due diligence per capire cosa non va. Attraverso l'innovazione, però è possibile già da subito tagliare i costi della carta, che nella nostra città sono milionari. Coi soldi risparmiati possiamo abbassare le tasse, visto che siamo al 15esimo posto in Italia per i costi più alti di tassazione". Poi, in ordine sparso, Forte ha affermato di voler "creare un apposito servizio comunale che si occupi della manutenzione, dal taglio dell'erba alla sostituzione delle lampadine fino alle strade. Bisogna creare anche un servizio di pronto intervento al quale i cittadini possano riferirsi". Sui rifiuti, "no alle discariche, sì ad una raccolta differenziata spinta attraverso il porta a porta". Sul mare: "L’economia del mare rappresenta uno dei punti più ambiziosi del mio programma sindacale. Oltre alla necessità di un piano particolareggiato e di un nuovo Pua per la marina in grado di far ripartire il nostro litorale e le due porte del mare(Sabotino e Grappa), ritengo si possa pensare alla portualità come elemento chiave in grado di rivoluzionare le sorti dell’economia comunale, proiettando Latina al centro del Mediterraneo. Ho fatto reinserire Latina nel piano della portualità regionale, in tempi non sospetti. Non era un risultato scontato, visto che c’era solo la previsione del porto canale di Rio Martino. Perchè un porto? Ogni 100 barche sviluppano un potenziale di 30 occupati, ed un valore aggiunto, riferito ad esempio ad un possibile porto a Foce Verde, di 25 milioni di euro l’anno. Studi economici consolidati, ci dicono per ogni euro prodotto dalla ‘blue economy’ se ne attivano sul resto dell’economia quasi altri 2". Per lo sport l'idea di un palazzetto nuovo "dal momento che abbiamo società che militano nei massimi campionati nel calcio a 5, nel basket e nel volley. Dobbiamo pensare anche a uno stadio nuovo". Sull'urbanistica ha garantito un "cambio di rotta col passato, serve una visione, un'idea nuova di città. Dopo penseremo al Prg".Â