Il Governo Renzi sta per affrontare un piano di ristrutturazione delle carceri italiane. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha approntato un piano che in sostanza prevede lo spostamento degli istituti penitenziari fuori dai centri abitati. Roma, Milano e Napoli saranno interessate da questi provvedimenti. Ma è probabile che anche Latina rientri in questo progetto. Nel frattempo il candidato sindaco del centrodestra Nicola Calandrini lancia un appello.

La proposta, al momento in fase di elaborazione, parte dall’idea di vendere alla Cassa depositi e prestiti tre famosi e maestosi  penitenziari come Regina Coeli, San Vittore e Poggioreale, in cambio dei quali il Demanio otterrebbe la realizzazione di moderne strutture da collocare in periferia. Una soluzione che a detta di Calandrini potrebbe essere perfettamente applicata anche a Latina e alla casa circondariale di via Aspromonte. “Mi auguro che il Governo ed in particolare il ministro Orlando possano prendere in considerazione anche le richieste e le aspettative della seconda città del Lazio: se sarò eletto, mi impegnerò ad avviare un dialogo relativo a tale progetto e all’eventuale intervento di riqualificazione della struttura di via Aspromonte. Una nuova casa circondariale a Latina comporterebbe innanzitutto un miglioramento delle condizioni del regime di detenzione, con moderni accorgimenti sulla vivibilità e la sicurezza dei locali e con la realizzazione di nuovi spazi per attività lavorative e culturali mirate al reinserimento dei detenuti nella società. Trasferendo il carcere in una zona periferica, inoltre potremmo individuare insieme al Ministero una nuova destinazione d’uso: parliamo di uno stabile di notevoli dimensioni, situato a ridosso del centro e del polo sportivo della città”.

Una riconversione del carcere di via Aspromonte contribuirebbe dunque al progetto di un nuovo centro da ripopolare, con svariate nuove funzioni: “Le idee relative a quell’immobile sono molteplici: vista la sua vicinanza al cuore di Latina potremmo impiegarlo come punto di riferimento per una serie di servizi e attività da mettere a disposizione dei cittadini. Le prospettive sono dunque innumerevoli, a patto che si provveda ad avviare subito un dialogo”.