Oggi alle 18, all’Hotel Europa, arriva Manuela Arcuri per sostenere il fratello Marco, candidato nella lista Popolari per l’Italia a sostegno di Alessandro Calvi. L’attrice arriva in città per questo appuntamento elettorale per spingere la canditura del fratello, affermato ingegnere navale, impegnato nella competizione amministrativa di domenica prossima. Un modo per riaffermare ancora una volta il legame di tutta la famiglia Arcuri con la loro città e soprattutto per testimoniare l’impegno
verso il bene comune e verso la crescita del territorio. Oltre al candidato sindaco Alessandro Calvi alla manifestazione odierna parteciperanno anche molti politici di centrodestra che affiancano Calvi nella corsa per diventare primo cittadino del capoluogo.



L'intervista - Arcuri, un giovane professionista per Calvi

Il candidato in corsa con la lista Popolari per l’Italia per un posto in Consiglio. «Sono persone affidabili»

Ingegnere navale, titolare di uno studio professionale e docente in quattro atenei italiani, a 48 anni Marco Arcuri ha deciso di cimentarsi anche con la politica, candidandosi consigliere comunale nella lista dei Popolari per l’Italia, a sostegno di Alessandro Calvi.

Ingegnere, cosa l’ha spinta a mettersi in gioco in questa affollata competizione elettorale a Latina?
“Da un lato il senso di responsabilità, visto che si dice spesso che c’è bisogno di forze nuove, ma poi i professionisti come me non si mettono a disposizione, e dall’altro la proposta che ho ricevuto dai coordinatori della lista Popolari per l’Italia”.

Questa è la sua prima esperienza in politica?
“Fatta eccezione per quella fatta ai tempi della scuola, che era nulla più che un divertimento, sì”.

Perché la scelta dei Popolari?
“Ho visto un gruppo di persone, di professionisti ma anche di gente comune, composto da tutti volti nuovi. Ho subito avuto l’impressione di avere a che fare con persone affidabili e poi perché si tratta di una forza moderata, particolare che reputo un valore aggiunto”.

Ritiene importante che a impegnarsi siano volti nuovi, ma sostiene un candidato a sindaco, Alessandro Calvi, che nuovo non è.
“Un progetto vincente, a mio avviso, ha bisogno di abbinare due elementi: la novità e l’esperienza. Amministrazioni composte solo da tecnici, come abbiamo avuto modo di vedere anche a livello nazionale, non funzionano”.

Come giudica lo stato attuale di Latina?
“Abbastanza negativamente e lo dico da professionista che per molti anni è stato fuori dalla città per lavoro, prima come militare e poi come manager aziendale. Quando ho dovuto scegliere dove aprire il mio studio professionale è prevalso però l’amore per la città a cui sono legato, anche se l’ho trovata molto peggiorata”.

Quali sono a suo avviso le priorità da affrontare?
“La prima è l’ordinario, gestire tutti quei piccoli aspetti che incidono sulla vita dei cittadini, dal decoro pubblico alla sicurezza. Poi penso occorra preoccuparsi della fattibilità dei progetti. La mancata considerazione di tale aspetto, come è stato nel caso della metro leggera, porta a commettere seri errori. E infine serve passare alla fase di progettazione e controllo, tutti passaggi in cui spesso la politica è carente e per i quali io metto a disposizione la mia capacità tecnica”.

Sente il peso del cognome che porta, vista la notorietà di sua sorella Manuela?
“No, per me è normale. Mi vedo come il fratello più grande, come il padre di famiglia a cui si fa riferimento. Sento Manuela come mia sorella più che essere io il fratello di Manuela”.