La sanità pontina sta vivendo un momento di affanno - questo non è certo una novità - per la somma di piccoli problemi enfatizzati dalla serie di tagli imposti, negli anni, da una classe politica attenta più a far quadrare i conti per rimediare agli errori del passato piuttosto che badare alle esigenze dei cittadini. E così chi si ritrova a gestire le emergenza in certi casi è costretto ad arrangiarsi pur di offrire un servizio basilare. Quello che è successo ieri mattina ne è lâesempio lampante: nel quartiere Gionchetto un paziente necessitava il trasporto dâurgenza in ospedale per un grave malore, ma in quel momento, intorno alle 9:15, la centrale operativa del 118 non aveva ambulanze libere, tanto che è stato necessario attivare lâeliambulanza. Come è facile immaginare, però, un elicottero ha bisogno di uno spazio idoneo per atterrare e spesso capita che non sia troppo vicino al luogo dove si trova il paziente e per forza di cose è necessaria unâambulanza per il trasporto a bordo, del resto lâelicottero solitamente non viene attivato per le tratte brevi come quella di ieri mattina da una parte allâaltra della città . Si trattava di unâemergenza e il tempo era prezioso, così due poliziotti della Squadra volante si sono offerti di contribuire, con lâinfermiere di bordo e il medico al seguito, al trasporto del paziente fino al punto di atterraggi utilizzando il telo che solitamente viene utilizzato per il trasbordo da una barella allâaltra.
L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (14 giugno 2016)