Ci sono note di amarezza nelle conferenze stampa dei due candidati a sindaco Nicola Calandrini e Damiano Coletta, che oggi hanno chiuso la campagna elettorale in vista del ballottaggio. Oltre a rimarcare i punti salienti propri programmi, i due hanno esternato (ognuno a modo suo) il rammarico per presunti atteggiamenti scorretti da parte del proprio avversario in questa seconda tornata elettorale. Dal "manifesto falso" denunciato da Calandrini alle "entrate a gamba tesa" che Coletta dichiara di aver subito: tante le denunce emerse questa mattina dai due contendenti.
Coletta: "Hanno cercato di entrare nella mia storia, ma non hanno trovato nessuno scheletro nell'armadio, perché non ce ne sono. Non mi meraviglio di questo atteggiamento basso e meschino, espressione della mediocrità di certi personaggi. Pensano che tutti siano come loro, abituati all'imbroglio. Invece, c'è ancora gente onesta"
Calandrini: "Nessuno può dare patenti di onestà e dire che siamo "mafiosi" o "camorristi", anche perché così facendo non vengo offeso solo io, ma anche tutti gli elettori che mi hanno votato. Abbiamo sempre agito nella legalità , e sono amareggiato di questo atteggiamento da parte del mio avversario, ma noi andiamo avanti e presenterò le dovute querele e denunce alle autorità "
Ma ora la città si appresta a vivere un giorno di silenzio elettorale, quello della vigilia delle elezioni, per poi decidere, una volta per tutte, chi sarà il nuovo sindaco di Latina.
Chiusura di campagna elettorale, i moniti dei candidati
Chiusura di campagna elettorale, i moniti dei candidati
Latina - Latina