Un’associazione per delinquere con un piede nella strada e un altro nei centri del potere. Capace di effettuare prestiti usurai a tassi esorbitanti e di compiere estorsioni ricorrendo anche a pestaggi brutali, con un arsenale a disposizione e facilità nel ricorrere a intestazioni fittizie di beni. Ma allo stesso tempo di casa nei negozi più prestigiosi del centro cittadino, in rapporti amicali con pubblici amministratori, ben inserita nel Latina Calcio che milita in serie B e anche con appartenenti alle forze dell’ordine corrotti a propria disposizione. Nel corso di tre ore di requisitoria, culminata con richiesta di condanna per un totale di oltre 70 anni di reclusione, i pm Luigia Spinelli e Claudio De Lazzaro hanno descritto così l’organizzazione criminale al centro dell’inchiesta “Don’t touch” e per cui ora, dopo le prime condanne in abbreviato, sul filone principale del processo dovrà pronunciarsi il Tribunale di Latina.

(Articolo completo su Latina Oggi del 19 Giugno 2016)