Prima erano voci. Accuse lanciate tramite i social network. Ma ora c’è una prova, un video, che documenta la trasformazione del bacino di Molo Musco, a Ponza, in una discarica, con il materiale di risulta dei lavori compiuti sulla banchina buttato in mare, tanto che si è abbassato il fondale impedendo l’attracco degli aliscafi. Come emerso quindici giorni fa, le opere di consolidamento di Molo Musco realizzate sono risultate diverse da quelle previste dall’appalto, tanto che il collaudo completo non è stato concesso dal Genio Civile e, sia il Ministero dei trasporti che il Comune di Ponza, dopo il sopralluogo effettuato dopo aver affidato perizie ai sommozzatori, hanno deciso di passare alle vie legali e intimato alla società appaltatrice di rivedere gli interventi compiuti mettendo realmente in sicurezza la banchina. Erano previsti infatti alcuni tiranti, della lunghezza di quasi tre metri, per tenere in sicurezza la banchina, ma dai controlli compiuti dal Genio è venuto fuori che le aste impiantate sarebbero di circa 60 centimetri. Parte dei materiali utilizzati, cemento e blocchi della massicciata, sarebbero stati inoltre abbandonati sul fondale e ora spunta un video che lo prova, in cui si vede un escavatore intento a buttare tutto il materiale di risulta in mare. «Quanto è accaduto è grave e, oltre al Ministero che ha la responsabilità di quel cantiere, presenteremo anche noi come Comune una denuncia», assicurò quindici giorni fa il sindaco Piero Vigorelli.