Con l’autostrada Roma-Latina non sono destinati a cambiare solo i collegamenti tra il capoluogo pontino e la capitale, quindi la rete autostradale nazionale, ma anche la viabilità urbana. Ai molti è sfuggito infatti un pezzo del progetto cruciale per il futuro assetto della seconda città del Lazio. Tra le opere accessorie all’autostrada pensate per rendere la nuova Pontina sostenibile rispetto alla viabilità esistente c’è infatti la Tangenziale Est, una lingua d’asfalto che costeggia la città lato Monti Lepini, speculare alla vecchia 148.
Il Corridoio Intermodale non è più utopia, tantomeno materia per le solite promesse elettorali, perché la gara d’appalto si è conclusa con l’aggiudicazione, anche se in via provvisoria, dei lavori che prevedono una spesa di 2,8 miliardi. Tra i cantieri sono previsti appunto quelli per la realizzazione della tangenziale: a nord si innesterà poco dopo Borgo Piave e scenderà verso sud fino a raccordarsi con la strada regionale dei Monti Lepini e confluire nella vecchia Pontina tra via Bassianese e la Migliara 43. Ma non sarà una semplice alternativa alla 148 per attraversare la città, perché servirà principalmente a raccogliere il volume di traffico di tutta la periferia est della città e di conseguenza del corrispettivo arco lepino per distribuire il peso del traffico destinato alla nuova autostrada tra le arterie provinciali esistenti evitando di sovraccaricare strade inadeguate.

L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (5 luglio 2016)

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