E' stato condannato a 20 anni di carcere Giovanni Stirpe, l'uomo che il 27 luglio dello scorso anno uccise il fratello Luciano a colpi di accetta al termine di una lite. E' quanto ha stabilito il giudice Mara Mattioli poco fa accogliendo la richiesta del pm Giuseppe Bontempo che per l'appunto aveva chiesto 20 anni. Esclusa dal giudice la premeditazione. E' passato quindi quasi un anno dell'efferato omicidio. I due fratelli litigavano da tempo principalmente per questioni di eredità. Nel pomeriggio del 27 luglio 2015 dopo l'ennesima lite Giovanni Stirpe detto Gianni all'epoca dei fatti 46enne aveva impugnato un'ascia ferendo il fratello Luciano 51enne. I due su trovavano a Sezze in via Carizia, località Fontane. Luciano Stirpe era stato trasportato d'urgenza all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina ma era deceduto a causa delle ferite riportate.Â