Sarà per la crisi economica, sarà che la scoperta delle proprie origini attraverso la terra è diventata un punto di riferimento per chi vuole fare impresa. Ora i giovani che investono nell’agricoltura sono molti di più. Si riscoprono il lavoro ed i prodotti tipici, c’è voglia di garantire, puntando anche attraverso l’innovazione, quelli che sono i prodotti tipici. Insomma si guarda la futuro portandosi dietro una lunga tradizione agraria. Tante le idee che spesso però per mancanza di fondi, non possono essere realizzate. La Regione Lazio ha cercato di sopperire a certe mancanze attraverso un innovativo per sostenere i giovani agricoltori e aiutarli ad avviare una nuova impresa agricola favorendo il ricambio generazionale delle imprese. Il sostegno concesso per l’insediamento è di 70.000 euro, possono fare domanda i giovani agricoltori con età compresa tra 18 e 40 anni. Il termine per la presentazione della domanda di sostegno è il 30 settembre 2016. A darne notizie è il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti attraverso il suo blog. Il contributo sarà corrisposto in due rate, di cui la prima rappresenta il 70% e la seconda il restante 30% dell’importo. I giovani agricoltori possono insediarsi come titolari di un’impresa individuale o in una società agricola (di persone, capitali o cooperativa), di nuova costituzione. Come già accennato possono partecipare agricoltori di età compresa tra 18 e 40 anni che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola di adeguate dimensioni economiche, in possesso di una propria posizione fiscale e previdenziale e di adeguate qualifiche e competenze professionali. Insomma devono esserci delle garanzie ben precise per evitare che i fondi possano essere assegnati a chi non ha sufficienti competenze per avviare un’attività. Il Lazio è una delle prime regioni ad avviare bandi simili. Un percorso fatto di tante tappe che passano dalla promozione dei prodotti tipici anche all’estero ai fondi stanziati apposta per tutelare quelle realtà che sono a rischio. Ora un nuovo input per recuperare tradizioni importanti legate all’agroalimentare ed alle produzioni tipiche del territorio.

 

 

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