Vuole vederci chiaro la Procura di Latina sui lavori affidati dal Comune di Pontinia a una ditta per rientrare in possesso di un’area situata in via De Gasperi e oggetto di una contesa con un’attività privata. Per questo motivo il sostituto procuratore Giuseppe Miliano ha aperto un fascicolo iscrivendo al registro degli indagati l’ingegnere Corrado Corradi, caposettore dell’Urbanistica e firmatario dell’atto - nei suoi confronti è ipotizzato il reato di abuso d’ufficio -, e delegando ulteriori accertamenti agli agenti del Nucleo investigativo del Corpo Forestale dello Stato (Nipaf).
Il nodo sta nel fatto che il Comune di Pontinia, essendoci una causa pendente innanzi al tribunale di Latina, non avrebbe mantenuto gli obblighi convenzionali. Cioè, in sostanza, non avrebbe atteso la decisione dei giudici prima di affidare i lavori a una ditta.
L’atto risale ad aprile di quest’anno, ma la vicenda in realtà si trascina da molto più tempo. Nel 2011, come si legge nella determinazione ora attenzionata dalla Procura di Latina, i vigili urbani, il settore Lavori Pubblici e il settore Urbanistica in un sopralluogo - la nota è del 10 agosto di quell’anno - avevano accertato come fosse stata recintata anche un’area adibita a verde pubblico ampia circa 700 metri quadrati. Successivamente il privato avrebbe riconosciuto l’errore e vi sarebbe stata un’integrazione dell’originaria convenzione emendando tale aspetto ed inserendo dunque anche il lotto conteso.
Dal 2014 al 2015 il Comune di Pontinia, in particolare tra dicembre e giugno, ha inviato due atti di diffida a firma del proprio legale per esortare i titolari dell’attività ad effettuare la demolizione delle opere e il ripristino dello stato dei luoghi. Altrimenti l’ente locale, come da prassi, sarebbe intervenuto e li avrebbe eseguiti d’ufficio a proprie spese, addebitando poi in un secondo momento i costi al privato.
Ecco che dunque si arriva alla determinazione di aprile 2016, con la quale, appunto, si incarica una ditta di effettuare i lavori, provvedendo a rimuovere recinzione e cancelli. Il tutto, però, mentre c’è ancora una causa pendente innanzi al tribunale di Latina per accertare come effettivamente stiano le cose.
Proprio sull’atto amministrativo la Procura di Latina sta effettuando tutti gli approfondimenti del caso, con le indagini che sono state delegate al sostituto procuratore agli agenti del Nipaf, che nei giorni scorsi si sono recati in Comune per acquisire la documentazione relativa a quest’annosa vicenda.