Lo scontro era dietro lâangolo ed è arrivato. Il commissariamento imminente dellâente di corso Matteotti si sta portando dietro una scia di polemiche che arrivano sia dai tre consiglieri che non hanno dato le dimissioni (Pietro Celebrin, Roberto Cicconi e Antonio Di Trapano) sia dallâorganizzazione «LiberiAgricoltori» la lista che alle ultime elezioni non è riuscita a prendere nessun seggio ma che potrebbe far rientrare ora gli eletti al posto dei dimissionari, poiché il consiglio secondo questa interpretazione si ritiene in vita fin tanto che non ci sono dimissioni in blocco di tutti i componenti. La fine dellâesperienza di questo esecutivo arriva in contemporanea in tutti i consorzi del Lazio, alcuni dei quali hanno messo come motivazione «ufficiale» lâesigenza di agevolare la riforma di questi enti, che pure è nellâagenda della Regione Lazio. A novembre prossimo il comitato esecutivo del Consorzio dellâAgro Pontino sarebbe giunto al suo termine naturale ma un commissariamento consentirà di attuare linee omogenee di condotta poiché la gestione straordinaria verrà affidata a funzionari di nomina regionale, ossia dellâente che controlla i Consorzi, li finanzia e li utilizza per attività strumentali sul territorio come la manutenzione dei canali di bonifica.
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