“Antennopoli” sembra proprio non debba avere più fine al Circeo. Sulla vetta del promontorio la selva di antenne appare destinata a intensificarsi anziché essere sfoltita, restituendo al monte il caratteristico profilo di un volto maschile se lo si guarda da Anzio e dell’isola di Eea volgendo lo sguardo alla terra della Maga da Terracina. Nei giorni scorsi il Parco nazionale del Circeo ha dato il proprio nulla osta (con prescrizioni) a due istanze, tra cui quella relativa alla sostituzione di alcune parabole sul traliccio Enav esistente in località Crocette.
Nel corso degli anni, sulla cima del promontorio antenne e parabole, con annessi tralicci, sono spuntate come funghi, modificando lo stesso paesaggio. E non tutti quegli strumenti che tante ansie creano a chi teme l’inquinamento elettromagnetico sembrano essere stati autorizzati. Si tratterebbe in larga parte di abusi in serie, ignorati per decenni. Tanto che lo scorso anno il Comune ha revocato in autotutela una determinazione, dichiarando illegittimo il riconoscimento di un diritto di superficie rilasciato per l’installazione di un impianto di radiotrasmissione. Un’iniziativa che fornì il destro all’avvio dei controlli su tutti gli impianti. Il delegato comunale Franco Domenichelli trasmise anche una mappa dettagliata dei ripetitori agli uffici, per consentire loro di compiere tutte le verifiche e appurare così se fossero in regola i tanti tralicci presenti in località Crocette, ipotizzando anche violazioni alle norme del Prg. Un documento diretto al capo settore urbanistica, al comando di polizia locale, al sindaco Gianni Petrucci, al capo settore servizi alla persona e allo stesso Parco Nazionale del Circeo. Una mappa realizzata geolocalizzando le diverse installazioni presenti, spesso seminascoste dalla macchia mediterranea, tra le Crocette e l’Osservatorio. Sembrava giunto il momento di porre ordine su “antennopoli”. Ma da allora nulla sembra essere cambiato. E ora è arrivato il nulla osta del Parco per cambiare delle parabole in località Crocette, come chiesto da Telecom Italia spa. Via libera a cui si aggiunge quello - sempre con prescrizioni - per un ripetitore Wind in via Roma. Eea isola di “antennopoli”.