Nel pieno del dibattito sul costo del ciclo rifiuti e mentre stanno notificando le bollette Tari, arriva una di quelle notizie che non hanno niente di rassicurante.

Tariffa retroattiva

 La Regione Lazio ha varato con validità retroattiva a settembre del 2015 (esattamente un anno fa) il costo dello smaltimento del secco (quota di immondizia  non differenziata) che passa dai precedenti 100 euro a tonnellata ai 125 euro attuali ma con un calcolo che va esteso a dodici mesi fa. Ovviamente il prezzo superiore andrà calcolato in aggiunta ai piani economici delle società pubbliche e private e dei Comuni che avevano calcolato le tariffe sul costo di conferimento di 100 euro. In parole semplici: ci saranno aumenti inevitabili sulle bollette. E c’è un ulteriore risvolto: questo aumento riguarda la parte di rifiuti non differenziati ma, va detto, che anche su quelli differenziati i prezzi di conferimento sono progressivamente aumentati e questo rischia quasi di annullare lo sforzo che molti cittadini e aziende stanno facendo per introdurre la cultura della differenziazione dei rifiuti. Costi crescenti che, per motivi di opportunità, la Regione Lazio non ha pubblicizzato più di tanto.

L'articolo completo in edicola su Latina Oggi (18 settembre)