Dopo il danno anche la doppia beffa. Prima il tentativo di truffa ai suoi danni e poi due giudizi, uno civile e uno penale, per difendersi. Una situazione ai limiti del paradosso quella che vede protagonista un noto operatore del Mof di Fondi, che ieri ha incassato un’assoluzione dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario.
Tre anni fa D.D.P., che gestisce un’attività all’interno del Mercato ortofrutticolo fondano, si vide recapitare due fatture da una società di ortofrutta di Viareggio, per oltre 100mila euro. Il commerciante non aveva mai ordinato frutta e verdura da quell’azienda, né aveva mai ricevuto quella merce, che sulla carta proveniva dal mercato siciliano di Vittoria, in provincia di Ragusa. L’operatore fondano presentò così una denuncia alla Procura di Viareggio, che delegò le indagini alla Guardia di finanza. Emerse che l’azienda che aveva spedito le fatture aveva sede legale presso uno studio commercialista, che non aveva sede operativa e che quell’anno aveva emesso solo le fatture contestate. Le Fiamme gialle ascoltarono anche gli autotrasportatori di una seconda ditta, indicata come quella che aveva eseguito il trasporto nella Piana. Emerse un quadro contraddittorio, ma alla fine venne appurato che solo uno degli autotrasportatori si era recato a Fondi e non nella data indicata per la presunta consegna di merce. Guai dunque per la società di Viareggio? No, per l’operatore fondano, che si è visto accusare di calunnia. L’imprenditore ha inoltre ricevuto dall’azienda toscana un decreto ingiuntivo, poi impugnato e bloccato dal Tribunale. Ieri il processo penale, davanti al giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Cario. L’avvocato Giulio Mastrobattista, difensore di D.D.P., ha ripercorso l’intera vicenda e illustrato anche quando sta accadendo sul fronte civile. Come chiesto dal pubblico ministero Giuseppe Miliano, il giudice Cario ha così assolto il commerciante di Fondi. Quest’ultimo dovrà però continuare a dare battaglia nelle aule di tribunale, per evitare che il decreto ingiuntivo alla fine abbia seguito e per evitare così di pagare per frutta e verdura che non ha mai ricevuto. Si tratta tra l’altro solo dell’ennesima truffa con modalità del genere messa a segno ai danni di operatori del Mof, D.D.P. compreso.