Un commerciante 44enne residente a Scauri è stato condannato ad un anno e cinque mesi di reclusione, pena sospesa e non menzione. L’uomo, V.Z., era accusato di violenza sessuale ai danni di una 29enne residente a Roma, che lavorava per conto dell’uomo, proprietario di due attività commerciali a Scauri e a Cellole, centro in provincia di Caserta. La donna ha riferito di essere stata palpeggiata in varie parti del corpo dal titolare dell’esercizio commerciale; un episodio risalente al maggio del 2010 e che sarebbe avvenuto nel negozio di Cellole, tanto che il procedimento giudiziario si è svolto interamente presso il Tribunale casertano di Santa Maria Capua Vetere. Qui, il collegio giudicante, guidato dal presidente della sezione penale del Tribunale sammaritano, Gianpaolo Guglielmo, ha ritenuto colpevole il commerciante, nonostante il P.M. avesse chiesto l’assoluzione, perchè il fatto non sussiste. Una condanna comunque tenue, giunta dalla presa diposizione del legale del commerciante, l'avvocato Tommaso Larocca, il quale in una articolata arringa, aveva ribadito l’insussistenza delle accuse della 29enne. In particolare l’avvocato aveva richiamato l’attenzione dei giudici sul fatto che la donna aveva raccontato il falso, in quanto era al servizio del commerciante come baby sitter nella casa di Scauri e non come commessa a Cellole.

L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (15 ottobre 2016)