Non solo l’infestazione del parassita che sta facendo seccare buona parte della vegetazione del promontorio del Circeo, ma anche la costante e dannosa presenza del punteruolo rosso, che a Sabaudia continua a dare filo da torcere. Tanto che il settore Ambiente, con un atto pubblicato ieri, ha disposto una serie di interventi fitosanitari su ben 292 esemplari che risultano attaccati dal coleottero. I danni causati negli anni passati sono ingenti e hanno intaccato una specie arborea che «costituisce elemento distintivo e caratteristico - si legge nell’atto amministrativo - del patrimonio sabaudiano». Basti pensare che il numero degli esemplari attaccati dal punteruolo rosso - e questo solo per quanto riguarda le palme che ricadono su aree pubbliche - ammonta a oltre trecento. Per diversi alberi non è stato possibile fare nulla. Gli esemplari maggiormente infestati, infatti, sono stati abbattuti al fine di mitigare la diffusione dell’organismo nocivo e il potenziale pregiudizio all’incolumità pubblica. Questo perché quando l’attacco del punteruolo rosso causa la rapida caducità del fogliame e talvolta anche pericoli di instabilità del tronco. Proprio questo aspetto - che va ad aggiungersi a quello ambientale e a quello estetico - rappresenta un grosso problema, soprattutto per quegli esemplari che sono stati piantati in aree pubbliche come strade e piazze. Al momento la situazione appare sotto controllo grazie a una serie di trattamenti che sono stati effettuati negli anni passati. Si tratta di un trattamento ancora alla fase sperimentale, che però ha fatto registrare una «apprezzabile riuscita». A seguito del consuntivo del secondo trattamento, la ditta “Mancinelli” di Sabaudia ha prodotto una relazione da cui si evince che su 298 palme trattate nel 2015 quelle vegetanti sono 292. Motivo per cui il Comune di Sabaudia ha deciso di proseguire gli interventi, in modo tale da limitare i danni causati dal coleottero e per provare a porre definitivamente un freno alla sua diffusione. Per questo motivo il responsabile del settore Ambiente nei giorni scorsi ha formalizzato l’incarico in favore della ditta “Mancinelli”, prevedendo un corrispettivo per le opere svolte pari a 12.500 euro per l’intero ciclo di trattamento.