«Attendo serenamente di essere interrogato».
Il sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo, indagato per l’apertura del parcheggio multipiano Aldo Moro, senza il collaudo tecnico amministrativo, insieme al dirigente del Settore Urbanistica e Patrimonio, Sisto Astarita, ed al tecnico incaricato dal Comune di predisporre i lavori di antincendio, l’ingegner Angelo Marciano, vuole chiarire al più presto la vicenda.
Gli avvocati, Luca Scipione per Bartolomeo ed Enzo Macari per Astarita presenteranno in questi giorni delle memorie difensive e chiederanno al PM di ascoltare i loro assistiti.
Un interrogatorio nel corso del quale cercheranno di dimostrare come ogni accusa sia infondata.
«Ho fatto tutto il possibile ed anche di più per mettere in sicurezza l’area di sosta, avendola ereditata senza alcun collaudo e senza i criteri di sicurezza - ha chiarito il primo cittadino -. Abbiamo fatto dei lavori per ottenere la certificazione dell’antincendio e ci siamo attivati per il collaudo tecnico amministrativo.
Ribadisco che il parcheggio era già stato aperto dal mio predecessore ed io l’ho solo messo in sicurezza. Tra l’altro ho fatto questi lavori pur non essendo il Comune il proprietario del parcheggio.
Visto che per anni la struttura è stata aperta senza quel collaudo, penso che le attenzioni rivolte a me ed al dirigente (che non ha neppure seguito l’iter del multipiano all’inizio) forse andavano rivolte anche ad altri».
Il parcheggio, infatti, è stato aperto sei anni fa con la passata giunta di centrodestra ed è stato chiuso nel marzo del 2015 per un breve periodo, dopo un blitz di finanza e vigili del fuoco nel corso del quale furono riscontrate delle criticità nel sistema antincendio. In quel periodo di chiusura furono fatti i lavori di messa a norma degli impianti.
Ora per quell’apertura ritenuta “forzata” sono stati iscritti nel registro degli indagati il sindaco ed i due tecnici dalla Procura della Repubblica di Cassino.
La contestazione riguarda l’articolo 75 del D.P.R. 380 del 2001, ovvero l’apertura del parcheggio senza il collaudo.