Interrogati per rogatoria dal gip Giuseppe Cario, cinque indagati finiti ai domiciliari nell’inchiesta antimafia denominata “Enigma”, relativa alla presunta costituzione di due associazioni criminali dedite al narcotraffico tra Terracina, Fondi, Itri e Formia, hanno scelto il silenzio. Ad avvalersi della facoltà di non rispondere sono stati Attilio Franzini, 39enne di Formia, il napoletano Raffaele Ferraro, 30 anni, il 28enne fondano Davide Terracciano, il 30enne Onorato Rotunno, anche lui di Fondi, e il terracinese Marco Iacovacci, 44 anni. Essendo già ai domiciliari per una vicenda collegata a tale inchiesta e non avendo avuto dalla Corte d’Appello di Roma il permesso per allontanarsi da casa e recarsi in tribunale per essere ascoltato dal gip, è invece slittato l’interrogatorio del 28enne fondano Mirko Mauti che, se arriverà l’ok dalla capitale, verrà interrogato domani.