Non poteva non far discutere lâaffermazione dellâassessore Gianfranco Buttarelli sul cimitero, dispensata pubblicamente durante il Consiglio comunale. «Una salma dopo 50 anni deve lasciare il posto, perché lo dice la legge». Parole che hanno riacceso il fuoco della polemica rispetto al caso del turnover per le sepolture.
Non poteva che essere contrario allâintervento di Buttarelli, il coordinatore del partito comunista Sergio Sciaudone. : «Buttarelli dalla parte del gestore come le precedenti amministrazioni», dice Sciaudone. Lâassessore pluridelegato avrebbe torto marcio sulla questione «reinterpretando la legge sulla durata delle concessioni». In suo favore, lâesponente del partito comunista cita un parere del Consiglio di Stato â sezione V â datato 11 ottobre 2002: «La normativa comunale che impone, a pena di decadenza, il rinnovo della concessione cimiteriale perpetua al trascorrere di ogni trentennio è in contrasto con la disposizione di cui allâart. 93 del regolamento governativo approvato con D.P.R. n.803/1975 (il cui contenuto è stato poi ripetuto nellâart. 92 del D.P.R. 10.9.1990 n.285). Detta disposizione statale, dopo aver precisato che le concessioni cimiteriali rilasciate dopo lâentrata in vigore del regolamento, non possono avere una durata superiore ai 99 anni, salvo rinnovo, prevede per quelle anteriori, di durata superiore ai 99 anni, la facoltà di revoca â(non obbligo)â da parte del Comune quando siano trascorsi 50 anni dalla tumulazione dellâultima salma e si verifichi una grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno e non sia possibile provvedere tempestivamente allâampliamento o alla costruzione di nuovo cimitero». Insomma, in caso di emergenza avrebbe ragione Buttarelli, ma a Latina câè un provvedimento di ampliamento della struttura.
L'articolo completo ora in edicola con Latina Oggi del 5/11/2016