Per il comitato di verifica per le cause di servizio del ministero dell’Economia e delle Finanze Antonio Dal Cin, militare della guardia di finanza oggi in congedo, non è una «vittima del dovere». Pertanto non gli sono stati riconosciuti i benefici previsti da legge. Una decisione che cozza con quanto deciso in precedenza dallo stesso comitato, che invece aveva riconosciuto a Dal Cin una serie di patologie derivanti dall’asbestosi - che si contrae per l’esposizione all’amianto, ndr - per cause di servizio.
Proprio come militare della guardia di finanza, infatti, Antonio Dal Cin per oltre un decennio è stato esposto alle fibre nocive, che causano una malattia incurabile e potenzialmente mortale. Nel 2012, trasferito d’autorità a Sabaudia, lo stesso militare delle Fiamme Gialle si è visto spostato in una caserma dove all’epoca c’era nelle vicinanze una tettoia di eternit, poi fortunatamente rimosso.
Dopo il congedo per i problemi di salute, l’inizio di una vera e propria odissea per il riconoscimento di quei diritti che la legge prevede in favore di persone che per motivi di servizio abbiano contratto simili patologie. Una battaglia che ancora non è terminata. Con il supporto dell’Osservatorio nazionale amianto e del presidente Ezio Bonanni, noto legale specializzato nel settore, Antonio Dal Cin continuerà a far sentire le proprie ragioni nelle sedi opportune. Del caso se ne erano occupati anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle, che qualche mese fa avevano depositato una interrogazione per sollecitare i ministri competenti a intervenire con urgenza per la tutela del personale dello Stato e per bonificare quei siti ancora invasi dalle fibre di amianto.