Trascorso un anno e mezzo dal cosiddetto Lollo-gate, dagli arresti e dalle accuse della Procura di Perugia su un sistema corruttivo messo in piedi all’ombra della sezione fallimentare del Tribunale di Latina, i principali indagati, i commercialisti finiti in manette insieme all’ex giudice della sezione fallimentare Antonio Lollo, sono tornati alle loro attività. Sono tornati a vivere anche la vita dell’Ordine professionale e, stando a quanto accaduto alle ultime elezioni per il rinnovo del consiglio dell’Ordine, anche a cercare di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
Scorrendo la lista dei sottoscrittori della lista di Emma Marangon, candidata alla presidenza dell’Ordine dei commercialisti di Latina, contrapposta a quella invece del presidente uscente, poi riconfermato, Efrem Romagnoli, spunta la firma di Andrea Lauri, di Cisterna, uno degli indagati nell’inchiesta sul «sistema Lollo». Lauri ha sottoscritto la lista e si è recato, come suo diritto ovviamente, alle urne. A votare per il rinnovo del consiglio, insieme a lui e come ovviamente è loro diritto, sono poi stati anche Marco Viola, Vittorio Genco e Massimo Gatto, ovvero tre commercialisti che sono, insieme all’ex giudice, tra i principali indagati nell’inchiesta di Perugia, quelli che appunto insieme a Lollo finirono in manette.

Il servizio completo in edicola con Latina Oggi (13 novembre 2016)