La partita sugli aumenti delle tariffe dellâacqua è ancora aperta. Perché, in realtà , la società non vuole andare adesso allo scontro con gli utenti né con i Comuni. Dunque lâaumento del 9% pure proposto da Acqualatina spa a giugno, ossia entro i termini stabiliti, viene congelato in attesa delle decisioni della conferenza dei sindaci. Decisione che in parte è dettata dalla prudenza e in parte dai suggerimenti dellâAutorità per lâEnergia (Aeegsi) che sta seguendo il caso-Latina da alcuni mesi. Come si sa a giugno scorso scadeva il termine per depositare le proposte tariffarie del 2016 ed erano autorizzati a farlo due soggetti: Acqualatina e la conferenza dei sindaci dellâAto4. La prima lo ha fatto e ha chiesto un aumento medio del 9% giustificato con un potenziamento degli investimenti, soprattutto nel sud pontino per evitare i disagi di interruzioni idriche dovute alla siccità . I sindaci invece non hanno presentato alcuna proposta e, in fondo, non avrebbero potuto visto che con le elezioni amministrative lâassetto complessivo della conferenza è cambiato.
L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (14 novembre 2016)