AMPIO SERVIZIO IN EDICOLA CON LATINA OGGI (22 novembre 2016)

Monti e Lusena sospesi. E ora le azioni disciplinari
I dirigenti finiti in arresto nell’inchiesta Olimpia sono stati sospesi dal servizio e avranno il minimo di stipendio. La commissione comunale che si è occupata della vicenda ha preso questa decisione ieri mattina. Nei prossimi giorni saranno vagliate le posizioni degli altri indagati a piede libero. La sospensione immediata scatta dunque per Rino Monti, dirigente attualmente alle Attività produttive e Elena Lusena ex dirigente ora funzionario.
Per i dirigenti e dipendenti comunali destinatari di ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta “Olimpia” è stata disposta la sospensione obbligatoria dal servizio. L’hanno deciso le Commissioni che oggi si sono riunite per valutare l’adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti del personale del Comune coinvolto a vario titolo nell’inchiesta della Magistratura.

Mansutti cede e si autosospende da presidente
Maurizio Mansutti si è autospeso dalla presidenza del Partito democratico provinciale. L'ex consigliere comunale e provinciale è tra gli indagati nell'inchiesta Olimpia, quella che ha portato all'arresto di politici e dirigenti del Comune oltre che di imprenditori locali. Nei giorni scorsi 12 big del Partito democratico, tra cui il sottosegretario Sesa Amici e i consigliere regionale Enrico Forte, avevano chiesto con un documento il passo indietro di Mansutti. Il segretario provinciale Salvatore La Penna aveva provato a blindare il presidente del partito, coadiuvato dal senatore Claudio Moscardelli. Ma alla fine l'avvocato Mansutti ha tolto tutti dall'imbarazzo, autosospendendosi dalla carica. La notizia è giunta ieri pomeriggio. In questo modo il noto avvocato del capoluogo toglie dall’imbarazzo il Partito democratico in attesa che la giustizia faccia il proprio corso e chiarisca per quale ragione Mansutti è finito sotto indagine.

L’impero dei costruttori nello schema della Procura
Nello schema relativo alle «aree investigative di interesse» del caso Olimpia è tracciato il cerchio magico dei costruttori, tutti uniti nello stesso «sottogruppo» di interesse. E sono Massimo Riccardo, Giancarlo Piattella, Roberto Bianconi, Vincenzo Raffaele Delle Cave, la società Ceapp e Luigi Di Tommaso, quest’ultimo imprenditore del commercio che voleva trasformare lo spazio che oggi ospita l’ortofrutticola pontina in un centro commerciale sulla strada dei Monti Lepini. La società Ceapp invece aveva richiesto «al Baldini un’area di prestigio». Roberto Bianconi e Giancarlo Piattella vengono considerate pedine collegate al consigliere comunale Maurizio Mansutti che a sua volta è legato all’architetto Luca Baldini. Questi è uno degli «snodi» cruciali dell’intera indagine, un pilastro insieme all’architetto Ventura Monti (dirigente dell’Urbanistica) e, ovviamente, il cerchio magico degli imprenditori edili.

I tre indagati negano tutto davanti al gip
Gli interrogatori in Tribunale sono iniziati ieri mattina alle 10, nella biblioteca del palazzo di giustizia dove il giudice per le indagini preliminari Mara Mattioli ha ascoltato i tre indagati che sono agli arresti domiciliari dell’operazione Olimpia. Le audizioni si sono ufficialmente concluse con gli interrogatori di garanzia e la prima ad essere ascoltata è stata Elena Lusena, dipendente del Comune di Latina e che ha risposto a tutte le domande del magistrato, difesa dagli avvocati Mercurio e Mastracci, ha sostenuto di essere estranea alle accuse contestate nella corposa ordinanza di custodia cautelare e inoltre la difesa ha annunciato che depositerà una corposa mole di documenti con cui nega gli addebiti contestati nel provvedimento restrittivo.

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