C’è uno spiraglio di luce per quel che riguarda la riqualificazione del sito industriale dell’ex “Mira Lanza”, ma stavolta non si tratta di alcun centro commerciale.
A renderlo noto è una recente delibera con cui la giunta municipale di Pontinia ha concesso il patrocinio del Comune al progetto proposto dalla “Research national park srls”. Un’iniziativa che – è bene precisarlo da subito – non comporta alcun onere finanziario per le casse pubbliche, ma dimostra la condivisione da parte dell’ente locale verso l’iniziativa proposta dalla società.
I dettagli al momento ancora non sono stati divulgati, ma dalle linee guida contenute nella delibera di giunta – è la n°156 del 22 novembre – è possibile farsi un’idea di quel che prevede il progetto. L’obiettivo, si diceva, è quello di sfruttare le misure di finanziamento previste dal bando “Invitalia”, l’agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa e l’attrazione degli investimenti che è di proprietà del ministero dell’Economia. Al 1 novembre, come si legge sul sito, per il rilancio delle aree industriali “Invitalia” ha attivato investimenti per 1,99 miliardi di euro e contribuito a creare 9.997 nuovi posti di lavoro.
Cosa fare, però, dell’ex “Mira Lanza”? Il concetto di base è ovviamente la riqualificazione del sito ormai dismesso e abbandonato. Lì si vorrebbe creare innanzitutto un’area per la valorizzazione dei prodotti locali, ma non solo. C’è anche un altro aspetto rilevante, visto che si parla pure di dar vita a un polo «di ricerca universitario e sanitario», che poi troverà ulteriori sviluppi nelle varie progettualità. Nell’iniziativa sono comprese anche un’area «di scambio commerciale con ampio impatto sull’occupazione locale e provinciale», nonché spazi e impianti «che saranno utilizzati dalla collettività».
La giunta del sindaco Carlo Medici ha ritenuto il progetto proposto dalla “Research national park srls” meritevole di attenzione. Questo perché l’iniziativa – si legge nella delibera – è sottesa a una riqualificazione del territorio con scopi e finalità che sono «ampiamente condivisi dall’amministrazione comunale», che ha quindi deliberato di concedere il proprio patrocinio.